Il rapporto tra gatto e veterinario
Cerchiamo ora di comprendere quali sono le cure da effettuare con il veterinario di cui necessita un gatto e quali potrebbero essere i principali campanelli di allarme per la sua salute, nonchè le situazioni che richiedono l’intervento repentino di un veterinario.
Innanzitutto è bene precisare che il gatto deve essere portato dal medico dopo 10 settimane circa dalla sua nascita in quanto necessita di essere sverminato, vaccinato e controllato.
Tale operazione deve essere ripetuta con periodicità sia per rinforzare i vaccini che per verificare l’eventuale insorgenza di malattie o problematiche relative alla salute dell’animale.
Le malattie più preoccupanti che colpiscono il gatto e che possono essere scongiurate grazie a visite preventive sono la leucemia, la panleucopenia, la rabbia o il cimurro felino.
In quanto alle emergenze possiamo elencare le seguenti situazioni, casi in cui è doveroso portare il proprio gatto dal veterinario prima possibile:
- difficoltà di deambulazione dovuta a incidenti, cadute o traumi;
- alterazione della temperatura corporea (febbre), sempre se il proprietario è munito di termometro e si sente in grado di effettuare la misurazione. In caso contrario è consigliato portare l’animale dal veterinario ai primi dubbi in proposito;
- prolungata inappetenza;
- difficoltà nella minzione o presenza di sangue nelle urine;
- il pelo non è bello come consuetudine, ma appare scialbo e disordinato;
- il gatto ha la diarrea per oltre 24 ore, oppure vomita continuamente;
- l’animale appare svogliato e sembra non avere molte forze, né per giocare, né per uscire.
I segnali sopraindicati sono tipici di molte specie animali, ma si tratta di situazioni comuni che è bene riconoscere a grandi linee, in quanto l’intervento repentino di un veterinario potrebbe essere in certi casi di vitale importanza.