Razze di gatti più diffuse 

Sarà perché conserva un modo di vivere individuale, nonostante i tentativi di addomesticamento, sarà il fatto che il muso, bellissimo, è poco espressivo, sarà il suo totale spirito di indipendenza, ma certamente il gatto resta l’animale più enigmatico fra quelli allevati dall’uomo.

Non per niente nei suoi almeno 4.500 anni di sodalizio con i compagni umani, il gatto è stato considerato spesso un animale sacro, magico, stregato o persino demoniaco.

Questo articolo ha lo scopo di fornire agli appassionati dei mici di casa una panoramica delle razze di gatti più diffuse in Italia, corredata da una descrizione sintetica delle caratteristiche estetiche e comportamentali di ciascuna razza.

1. Gatto Europeo

Il gatto europeo, detto anche gatto celtico dal pelo corto, è il più diffuso in Occidente ma ha origini nordafricane.

Nell’immaginario collettivo, il gatto europeo per eccellenza è quello dal manto tigrato (gatto soriano), con striature nere su fondo marrone o beige, ma all’interno di questa razza si distinguono tante altre varietà che sono il risultato di incroci tra gatti domestici e gatti randagi.

Le sue origini si perdono nel tempo: i suoi antenati erano presenti nell’Antico Egitto, dove erano considerati animali sacri. Vivace, furbo e curioso, il gatto europeo ama cacciare piccoli animali, ma vive benissimo anche in casa e si dimostra dolce e affettuoso con il padrone e la sua famiglia.

2. Persiano

Originario dell’Asia minore, il persiano è il più illustre rappresentante dei gatti a pelo lungo ed è conosciuto per il suo aspetto maestoso e signorile dovuto allo splendido mantello folto e lungo.

Il più aristocratico dei gatti si adatta perfettamente alla vita domestica e i piccoli spazi gli sono congeniali. Il persiano è un gatto dal temperamento pacifico e tranquillo, è affettuoso e, soprattutto da cucciolo, ama il gioco e la compagnia.

Per mantenere il mantello morbido, lucido e vaporoso va spazzolato e pettinato tutti i giorni per evitare la formazione di nodi.

3. Siamese

Il gatto siamese è una delle razze più antiche: proviene infatti dall’antico Regno del Siam (l’odierna Thailandia), dove era considerato il gatto delle principesse, ed è stato importato in Occidente verso il 1870.

Elegante e longilineo, si contraddistingue per gli splendidi occhi a mandorla di colore azzurro, la testa triangolare e il corpo di colore bianco-crema con zone di colore più scuro su maschera, orecchie, coda e parte degli arti.

È un gatto dal carattere molto affettuoso e, con il suo temperamento vivace ed esuberante, è forse il più estroverso tra i mici domestici. È anche il più facile da addestrare, tanto che alcuni esemplari si lasciano portare a spasso con il guinzaglio.

4. Gatto sacro di Birmania

Il sacro di Birmania è un gatto avvolto nel mistero e quando lo si incontra non si può fare a meno di notare i suoi occhi ovali, grandi e di un azzurro intenso, e il manto soffice e setoso.

La sua particolarità è rappresentata dai guantini bianchi, macchie bianche su tutti e quattro i piedi. Socievole e giocherellone, il sacro di Birmania si adatta perfettamente alle famiglie con bambini. Per la sua capacità di affezionarsi in particolare a un membro della famiglia, in Francia, da cui proviene il capostipite della razza, è chiamato lo chat-chien (il gatto-cane).

5. American Shorthair

L’American Shorthair, o americano a pelo corto, è un gatto molto comune negli Stati Uniti e si pensa derivi dal British Shorthair, di cui conserva pressappoco le caratteristiche. Pur non essendo particolarmente atletico, ha un corpo grande e potente, soprattutto il maschio, che è generalmente un poco più grande della femmina.

Il muso è tondo, le orecchie corte e le colorazioni sono diverse, ma quella più diffusa è il silver tabby (tigrato con base bianco-argentea e bande nere). È un gatto dal temperamento rilassato e tranquillo, ma durante il gioco dà libero sfogo a tutta la sua energia. Sebbene non disdegni la vita d’appartamento, ama gli spazi aperti e ha bisogno di allontanarsi in solitaria per qualche ora, ma poi torna sempre dai padroni.

6. Gatto Abissino

Il gatto abissino, che porta questo nome perché si riteneva fosse stato introdotto in Inghilterra nel 1860 dai soldati di ritorno dalla guerra d’Abissinia, è il diretto discendente dei felini dell’Antico Egitto, quelli trovati mummificati in numerose tombe egizie e che rappresentavano l’incarnazione della dea Bastet.

La caratteristica principale di questa razza è il ticking, ovvero la presenza su ogni pelo di due o tre bande di colore contrastante. L’abissino ha un carattere di forte indipendenza ma si trova perfettamente a suo agio anche in famiglia.

7. Gatto Munchkin

Il munchkin, o gatto bassotto, è una razza relativamente nuova frutto di una mutazione genetica che rende le sue zampe particolarmente corte in rapporto al resto del corpo.

Gli esemplari di questa razza compensano la lunghezza degli arti, che non permette loro di compiere i salti acrobatici tipici dei gatti, con una grande vivacità. Dolce, tenero e curioso, il munchkin ama le coccole ed è il perfetto compagno di giochi per i bambini, che vengono subito conquistati dal suo aspetto buffo e dal carattere socievole e giocherellone.

8. Maine Coon

Il maine coon è un gatto molto diffuso e famoso che piace soprattutto per la sua mole. Prende il nome dalla combinazione dello Stato da cui proviene (Maine) e la parola “coon”, che significa orsetto lavatore. Tra le razze feline è la più grande, considerando altezza, lunghezza e imponenza, e non si spaventa davanti a nessuno. I maine coon sono socievoli e hanno l’abitudine di alzarsi sulle gambe posteriori, estenuando di coccole i compagni umani. Una curiosità? Secondo una teoria affascinante, discenderebbero dai gatti che i Vichinghi si portavano sulle navi per proteggere le vivande dai topi.

9. Exotic Shorthair

Zampe corte e grosse, viso rotondo con le guance piene, muso schiacciato e indole pantofolaia. Sono questi i tratti distintivi dell’Exotic Shorthair, razza nata dall’incrocio tra il Persiano e l’American Shorthair.

L’esotico a pelo corto è un gatto estremamente docile e socievole, tranquillo e raramente aggressivo ma con un forte temperamento. Nonostante ami condurre una vita tranquilla, ha un’indole vivace che sfoga come ottimo cacciatore di topi.

Il suo carattere si adatta perfettamente alla vita d’appartamento: non è chiassoso ed è abbastanza felice di essere lasciato a casa da solo.

10. Oriental Shorthair

Il gatto Orientale, o Oriental Shorthair, è la versione del siamese non colour point, cioè senza quel gene che colora solo le “punte”, vale a dire muso, orecchie, estremità delle zampe, coda e genitali, nel caso dei maschi.

Elegante nella sua figura armoniosa e affusolata, l’orientale ha la testa a forma di triangolo, muso sottile e orecchie grandi e appuntite. Il colore degli occhi è verde, intenso e luminoso. Il mantello è molto corto, lucido e aderente al corpo e si presenta con una vasta gamma di colori: unicolore, bicolore, silver, tabby.

È un gatto dal carattere affettuoso che ama essere gratificato con complimenti e coccole. Dal suo padrone pretende tutte le attenzioni possibili e non si rassegna finché il suo bisogno d’affetto non viene soddisfatto.