Come fare il passaporto per il gatto

Il Passaporto per gatto è utile per molte situazioni, che sia per una vacanza o uno spostamento all’estero, viaggiare con un gatto richiede il passaporto.

In questo articolo vedremo in cosa consiste, come si ottiene e quando è necessario.

Cos’è un passaporto per gatti 

Il passaporto per animali è un documento dove sono riportare tutte le informazioni sulla vaccinazione e e dati relativi alle eventuali patologie e terapie del gatto.

Anche il passaporto per animali come quello normale funge da strumento identificativo, per questo contiene anche i dettagli relativi al proprietario e la descrizione dell’animale, dati riportati anche nel microchip, di cui si ripete il codice a barre anche all’interno del documento.

Il passaporto per il gatto è necessario se si viaggia dall’Italia all’estero e dall’estero all’Italia, anche se è importante tenere conto delle differenti regole a seconda della destinazione, ecco perchè è necessario informarsi in anticipo per conoscere la regolamentazione del Paese di destinazione, così da non trovarsi impreparati.

passaporto gatto

Come si ottiene? 

Ottenere il passaporto per animali domestici non è difficile, basta seguire alcuni semplici step.

Innanzitutto bisogna che il gatto abbia il microchip e che sia stato sottoposto ad un vaccino contro la rabbia, meglio se con esami del sangue effettuati in seguito.

È inoltre consigliato attivarsi almeno 4 mesi prima della partenza per effettuare la richiesta del passaporto, così da avere tempo per procedere alle vaccinazioni e ai controlli qualora ve ne fosse bisogno.

Il primo passo per ottenere il passaporto del gatto, è quello di recarsi dal veterinario con il libretto sanitario dell’animale che certifica le vaccinazioni effettuate e gli esiti dell’esame di verifica per la rabbia. In ogni caso il veterinario provvederà ad inserire nel passaporto diverse informazioni, tra cui i segni distintivi del gatto associati alla sua descrizione fisica con tanto di foto, informazioni sulla salute dell’animale e i dati del medico stesso, che compila il passaporto. Vengono inoltre inseriti il codice fiscale e i dati anagrafici del proprietario del gatto.

Quanto tempo è necessario per ottenere il passaporto? 

Per non rischiare intoppi di nessun tipo, è consigliabile attivarsi il prima possibile per fare domanda, almeno 4 o 5 mesi prima della partenza.

In questo modo si può essere sicuri di avere tutto il tempo a disposizione per effettuare tutti i controlli.

Come ci si comporta per riportare il gatto in Italia?

Per capire come comportarsi al ritorno in Italia bisogna tenere conto di diversi fattori, primo fra tutti il tipo di viaggio.

Se ci si sposta in aereo, in aeroporto il personale incaricato effettuerà una scansione del microchip per confrontare i dati del gatto con quelli presenti sul passaporto. Questo procedimento può avvenire sia alla partenza dall’Italia sia al ritorno. Un’attenzione importante va rivolta inoltre al rientro in Italia dopo aver viaggiato in Paesi dove esiste ancora la malattia virale della rabbia. In quel caso l’Italia come molti Paesi esteri richiede un esame del sangue che accerti la presenza di anticorpi nel gatto.

E se si viaggia al di fuori dell’UE?

Se il viaggio è avvenuto fuori dal territorio europeo, allora il gatto potrebbe essere soggetto ad un controllo in dogana prima di lasciare l’aeroporto.

Solitamente per quanto riguarda queste procedure vi è un’assistenza apposita, ma qualora non ci siano addetti a fornire aiuto è consigliabile chiamare l’ufficio doganale per capire le procedure del Paese stesso. Alcuni Paesi infatti, come Malta, Irlanda, Regno Unito e Svezia, richiedono un esame sierologico che dimostri la presenza di anticorpi contro la rabbia, in seguito alla vaccinazione.

Quanto costa il passaporto?

Il costo del passaporto varia a seconda del veterinario, ma la cifra si aggira intorno ai 15-20 euro per il semplice passaporto, mentre bisognerà prevedere una spesa maggiore qualora il gatto debba ancora inserire il microchip ed effettuare controlli e vaccinazioni.

Fino a quando risulta valido? 

Fortunatamente il passaporto per gli animali domestici ha una durata pari a quella della vita dell’animale. In caso di morte, va riconsegnato notificandone il decesso. Nel caso in cui i viaggi siano molti, potrebbe essere necessario aggiungere un secondo libretto, che funge da continuazione del passaporto.

Il gatto può viaggiare ad ogni età?

No, il gatto deve avere almeno 3 mesi per poter viaggiare, anche l’età minima per ricevere la vaccinazione dell’antirabbia è di 12 settimane.

Una volta effettuata la vaccinazione si può partire subito? (H2)

Per viaggiare con il gatto, bisogna che siano trascorsi almeno 21 giorni dalla vaccinazione antirabica, ovviamente solo ed esclusivamente in caso si tratti della prima inoculazione.

In caso l’animale sia stato vaccinato in passato, si ricorda che l’antirabica ha valenza 3 anni, ma è possibile richiedere un esame sierologico prima di partire per dimostrare la copertura degli anticorpi. Questo procedimento prende il nome di titolazione anticorpale.

Ulteriori informazioni 

Dal momento che sul passaporto compare il nome del proprietario, solamente lui risulta autorizzato ad accompagnare l’animale in viaggio. In caso di urgenza però si può ricorrere ad una delega scritta dove si certifica che una nuova persona può spostarsi assieme all’animale.

Per un’ulteriore sicurezza, è possibile inoltre farsi rilasciare dal veterinario una certificazione che attesti la buona salute del gatto, così da avere uno scrupolo in più in caso venga effettuato un controllo dalle autorità estere. In questo caso, ci si può mettere in viaggio non oltre 10 giorni dal rilascio del certificato.