L’alimentazione corretta del gatto 

Dal punto di vista digestivo, il gatto è l’animale domestico più selvatico, che non è in grado di assimilare e trasformare i carboidrati di origine vegetale.
Essendo un felino evoluto come predatore e carnivoro, la sua dieta è del tutto basata su cibo di origine animale.
In natura si nutrirebbe di topolini, uccellini, insetti e lucertole, principalmente carne magra con molta acqua.
Il suo apparato digerente, ha uno stomaco rigido, piccolo con poca elasticità.
Creare un ambiente che soddisfi le sue abitudini di attività predatoria, può fare la differenza.
Per questi motivi è molto importante scegliere un’alimentazione appropriata, con un fabbisogno superiore di proteine.

Alimentazione commerciale umida o secca

In commercio si trovano differenti tipi di alimentazione per gatti, dalle crocchette secche per gatto al cibo di consistenza morbida e umida in latta, che potrebbero creare confusione o indecisione.

Economicamente parlando le crocchette sono più vantaggiose e le meno deperibili.
Guardare le informazione nutrizionali dei vari prodotti in scatola, per evitare di acquistare alimenti scadenti. La percentuale alta di carboidrati, indica che quel prodotto è di bassa qualità.
La dieta va somministrata inserendo sempre alimenti diversi.

Gli alimenti umidi sono raccomandabili in casi di problemi specifici, per esempio a gatti con insufficienza renale, cistiti e calcoli.

Per un gatto sano un consiglio generale e un buon metodo di alimentazione è quello di alternare la sua dieta con cibo secco e umido. Così facendo non si abituerà sempre allo stesso cibo, non diventando difficile nei gusti.

gatto mangia

Alimentazione casalinga per gatti

Il gatto ama alimentarsi con cibi che si avvicinano alla consistenza delle prede che mangerebbero in natura, ovvero con temperatura tra i 37º-38º, pietanze non appiccicose, con percentuale di grassi bassa ricchi di acqua.

Preferisce il sapore della proteina del muscolo. Essendo carnivoro stretto necessita di un 80% di carne, 10% di ossa crude e polpose e di 8-10% di organi come cuore, polmoni e fegato.

Gli integratori di origine naturale, ingeriti in basse quantità, sono importanti se non c’è una giusta percentuale di carne nella dieta.
Gli acidi grassi omega 3-6 e la taurina sono amminoacidi essenziali, in loro assenza possono portare alla morte dell’animale.

Come gestire il cambio di alimentazione

La gradualità è importantissima in caso di passaggio ad un nuovo cibo.
Un consiglio per evitare problemi durante il passaggio al nuovo alimento, è quello di integrare al cibo vecchio, il cibo nuovo aumentando le porzioni e le quantità progressivamente.

Il cambio potrebbe richiedere dai sette ai dieci giorni. Dopo un mese dal cambio di alimentazione è importante controllare lo stato generale di salute del gatto. Quindi verificare se con il cambio di alimentazione sono cambiati lo stato degli occhi e il pelo.

Un gatto in un ottimale stato nutrizionale non è ne troppo magro, ne troppo grasso, tanta vitalità con gli occhi lucenti, come il suo mantello lucido e in ordine. Le feci saranno visibilmente compatte e non eccessivamente odorose. L’insieme di questi segni vi farà capire che l’alimentazione è giusta.

Le diete terapeutiche per gatti

Negli ultimi anni, attraverso studi nutrizionali, è avvenuto un progresso che ha permesso di formulare una varietà di alimenti specifici per molte infermità patologiche, come il diabete, l’insufficienza renale, i calcoli renali, allergie alimentari e disturbi intestinali.

Queste nuove diete rappresentano un valido aiuto nel trattamento e miglioramento delle condizioni del gatto. Rivolgersi al veterinario, per una specifica prescrizione e somministrazione di queste diete.

La dose di acqua giornaliera consigliata

L’organismo felino ha una dispersione di liquidi molto bassa rispetto a quella umana. Grazie alla ventilazione polmonare, i gatti rilasciano il calore e non sudano.
Non hanno uno stimolo della sete molto evoluto, perché la loro naturale dieta prevede cibi molto ricchi di acqua.

La sete è una delle difese cerebrali del nostro corpo per evitare la disidratazione. Sono a rischio gli organi del tratto urinario, se l’idratazione non è ottimale.
Un gatto disidratato ha una scarsa percezione della realtà e può essere soggetto a patologie come calcolosi renale, blocchi del tratto urinario e cistiti.

La frequenza dei pasti

Un normale dubbio che può sorgere quando si ha un gatto è ogni quanto sfamarlo.
Questo animale ama fare pasti frequenti ma piccoli, dalle 10-20 volte al giorno.
Lasciare loro del cibo tipo secco, sempre a disposizione è la scelta migliore.
I gatti non hanno problemi di sovrappeso, perchè se è sano e attivo mangia la quantità di cibo necessario a soddisfare il suo fabbisogno calorico giornaliero.

Quando invece il gatto si trova in appartamento con rischio di annoiarsi, è meglio razionare l’alimentazione per evitare l’aumento del peso. La quota totale giornaliera prevederebbe cinque o sei piccoli pasti.

Instaurare una routine è importantissimo, senza mai cedere alle richieste, mettendo a disposizione il cibo solo ad orari fissi.
Evitare assolutamente di dare cibo dal vostro piatto, potrebbe essere dannoso e addirittura tossico per la loro salute.

Consigli pratici per alimentare il gatto

Per stimolare un gatto a consumare cibo, ci sono dei modi per manipolare l’alimentazione e renderla più appetibili.

La percezione dei sapori da parte del gatto sono influenzabili dall’odore, dal sapore, dalla consistenza e dalla temperatura del cibo.
Un alimento poco gustoso ma con un odore molto appetitoso, è sufficiente per incoraggiare il gatto a mangiarlo.

Le loro papille gustative sono poco sensibili al gusto dolce, al contrario invece per i gusti salati, acidi e amari che sono davvero suscettibili.

L’appetibilità è influita anche dalla consistenza perché i gatti non sono degli ottimi masticatori, infatti sbrindellano il cibo in pezzetti prima di ingerirlo.

I consigli pratici per far avvicinare il gatto ad alimentarsi sono di proporre cibo a temperatura ambiente o tiepida, offrire piccole quantità di cibo tiepido e piacevole, variare le consistenze tra umido e secco e i sapori, tutto questo aiuterà ad aumentare la quantità di cibo assunto.

Nel caso in cui il vostro gatto stia passando un momento di stress, come nel caso di ricovero o di un trasferimento, è bene sapere che potrebbe preferire una dieta conosciuta, così anche se sarà in un ambiente sconosciuto potrà mangiare il suo pasto abituale.